Le Campane di Burgio: L’Antica Fonderia Virgadamo di Luigi Mulè Cascio
Le Campane di Burgio: L’Antica Fonderia Virgadamo di Luigi Mulè Cascio
Scopri Burgio e la sua unica fonderia di campane, un viaggio tra tradizione, arte e storia nel cuore della Sicilia. Un’esperienza autentica da non perdere!
TESTO E FOTO DI MARCO CRUPI
Luigi Mulè Cascio, il titolare, intento a preparare degli stampi con argilla e gesso per fini didattici.
In un angolo remoto della Sicilia, ai piedi dei Monti Sicani, si trova Burgio, un borgo dall’aspetto raccolto e dai colori terrosi, dove la tradizione artigianale sopravvive contro il logorio del tempo. Non è solo il luogo di ceramiche pregiate e paesaggi bucolici, ma anche la culla di un’arte antica e risonante: quella delle campane. Qui sorge l’ultima fonderia di campane ancora attiva in Sicilia, guidata con passione e maestria da Luigi Mulè Cascio, l’erede di un sapere antico che risuona da oltre cinque secoli.
La storia della fonderia
La tradizione campanaria di Burgio affonda le sue radici nel XVII secolo, quando la famiglia Arcuri avviò una produzione destinata a risuonare in tutto il mondo. La prima campana documentata, datata 1671, porta il nome di Antonio Arcuri, fondatore della fonderia. Successivamente, l’attività passò nelle mani di Giovanni Lo Cascio, che continuò a tramandare i segreti del mestiere. Nel corso del tempo, la fonderia fu acquisita dalla famiglia Virgadamo, con Giuseppe Virgadamo come capostipite. Nel XX secolo, Mario Virgadamo, nipote di Giuseppe, infuse nuova linfa all’attività, consolidandone la reputazione e garantendo la qualità artigianale che ancora oggi la contraddistingue. Oggi, la tradizione è custodita da Luigi Mulè Cascio, nipote di Mario, che con passione e competenza porta avanti l’eredità familiare, unendo innovazione e rispetto per le tecniche secolari.
Luigi Mulè Cascio: l’erede della tradizione
Luigi Mulè Cascio non è solo un artigiano, ma anche un artista. Laureato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha saputo integrare una formazione accademica con una conoscenza pratica tramandata nel tempo. Con la sua guida, la fonderia ha saputo rinnovarsi, senza tradire le radici storiche che l’hanno resa unica. Luigi incarna la figura del custode e innovatore, capace di conciliare i ritmi lenti del passato con le sfide di un mercato moderno.
Il processo di produzione delle campane
Realizzare una campana è un’arte che richiede precisione, pazienza e una profonda conoscenza dei materiali. La fonderia di Burgio utilizza ancora oggi la tecnica della cera persa, un procedimento che prevede la creazione di un modello in cera attorno al quale viene formato uno stampo in terracotta. La lega di bronzo viene poi fusa a temperature elevatissime e colata nello stampo. Dopo il raffreddamento, la campana viene sformata, rifinita e accordata per garantire un suono cristallino e armonico. Ogni campana è unica, frutto di un lavoro artigianale che mescola abilità tecnica e sensibilità musicale.
Riconoscimenti e opere significative
Le campane della fonderia di Luigi Mulè Cascio hanno attraversato i confini geografici, giungendo in Oceania, Estremo Oriente, Sud America e in molte altre parti del mondo. Tra le opere più celebri spicca la campana ottagonale donata a Papa Giovanni Paolo II nel 1993, un simbolo di maestria e devozione. La fonderia ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso premio “La Campana di Burgio”, che ne celebra l’eccellenza artigianale.
La fonderia come attrazione culturale e turistica
Non si tratta solo di un luogo di produzione, ma di un vero e proprio centro culturale. La fonderia apre regolarmente le sue porte a scolaresche, turisti e appassionati, offrendo visite guidate che raccontano la storia, i processi produttivi e le curiosità legate al mondo delle campane. Non manca un progetto ambizioso: la creazione di un museo dedicato alle campane dismesse, che racconterà la storia sonora di Burgio e dell’intera Sicilia. La fonderia collabora anche con università e centri di ricerca per approfondire gli aspetti artistici e tecnologici di questa antica arte.
Il futuro dell’arte campanaria a Burgio
In un mondo che cambia rapidamente, mantenere viva una tradizione così specifica non è semplice. La fonderia di Burgio deve affrontare la sfida della globalizzazione e del disinteresse delle nuove generazioni per i mestieri artigianali. Tuttavia, grazie alla passione di Luigi Mulè Cascio, il futuro appare meno incerto. Con iniziative mirate al coinvolgimento dei giovani e alla promozione internazionale, questa tradizione sembra destinata a risuonare ancora a lungo, adattandosi ai tempi senza perdere la propria identità.