La Necropoli di Realmese: sito preistorico a Calascibetta
La Necropoli di Realmese: sito preistorico a Calascibetta
Scopri la Necropoli di Realmese a Calascibetta, un affascinante sito archeologico siciliano con tombe rupestri millenarie immerse in un paesaggio mozzafiato
Scopri la Necropoli di Realmese a Calascibetta, un affascinante sito archeologico siciliano con tombe rupestri millenarie immerse in un paesaggio mozzafiato
Testo e Foto di Marco Crupi

La Necropoli di Realmese, situata nei pressi di Calascibetta, rappresenta uno dei più importanti siti archeologici della Sicilia centrale. Questo complesso funerario, risalente all’età del Ferro, testimonia la ricchezza culturale e le antiche tradizioni funerarie delle popolazioni che abitavano l’isola in epoche remote. La necropoli è caratterizzata da centinaia di tombe scavate nella roccia calcarea che offrono un’importante testimonianza dell’evoluzione sociale e culturale della regione.
Storia e Datazione

Le origini della Necropoli di Realmese risalgono al IX secolo a.C., durante l’età del Ferro, periodo in cui la Sicilia era popolata da diverse culture, tra cui quella dei Sicani. La necropoli fu utilizzata in una seconda fase nel VI secolo a.C., quando la cultura Pantalicana si insediò nella regione. Le tombe scavate nella roccia, tipiche di questa cultura, riflettono l’abilità artigianale e le credenze funerarie delle comunità antiche. Durante il periodo medievale, tra il XV e il XVII secolo, alcune di queste tombe vennero riutilizzate come abitazioni rupestri, adattandosi così alle esigenze delle popolazioni successive.
Caratteristiche Architettoniche

La Necropoli di Realmese ospita un totale di 288 tombe scavate nel tufo calcareo, distribuite su più livelli lungo le pareti rocciose. Le tombe sono prevalentemente del tipo a “grotticella artificiale“, una struttura funeraria tipica della cultura Pantalicana, caratterizzata da un’apertura circolare che conduce a una camera funeraria interna. La disposizione delle tombe segue un’organizzazione precisa, probabilmente basata su criteri sociali e familiari. Le tecniche di scavo impiegate rivelano una notevole maestria nell’uso di strumenti rudimentali.
Scavi Archeologici
Le prime indagini archeologiche nella necropoli furono condotte tra il 1949 e il 1950 dall’archeologo Luigi Bernabò Brea, che portò alla luce numerosi reperti di grande valore storico. Tra gli oggetti rinvenuti vi sono ceramiche, coltellini, anelli, orecchini e fibule, che forniscono importanti informazioni sulle abitudini funerarie e sulla vita quotidiana delle popolazioni che utilizzarono la necropoli. Attualmente, molti di questi reperti sono esposti presso il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, dove sono ammirati da studiosi e appassionati di archeologia.
Importanza Culturale e Turistica
La Necropoli di Realmese rappresenta un’importante testimonianza della preistoria siciliana, offrendo uno sguardo unico sulle pratiche funerarie e sulla cultura materiale delle antiche popolazioni isolane. Il sito è di grande rilevanza per gli studiosi di archeologia e per i turisti alla ricerca di esperienze autentiche e poco conosciute. La sua atmosfera suggestiva e l’autenticità del contesto naturale rendono la visita un’esperienza indimenticabile per chi desidera esplorare il passato millenario della Sicilia.
Come Raggiungere il Sito
Per raggiungere la Necropoli di Realmese da Calascibetta, è possibile percorrere la Strada Provinciale SP6 in direzione nord-ovest, seguendo le indicazioni per il sito archeologico. L’accessibilità del percorso è discreta, sebbene sia consigliabile l’uso di calzature adatte per affrontare i sentieri sterrati. La visita è particolarmente consigliata nelle prime ore mattutine o nel tardo pomeriggio, per evitare le temperature più elevate.
Conservazione e Tutela
Lo stato di conservazione della necropoli è generalmente buono, sebbene l’azione degli agenti atmosferici e la crescita della vegetazione possano rappresentare delle sfide per la tutela del sito. Le autorità locali e le associazioni culturali si impegnano costantemente nella manutenzione e nella valorizzazione della necropoli, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e visite guidate. È fondamentale un impegno continuo per garantire che questo straordinario patrimonio possa essere preservato per le future generazioni.
Posizione sulla Mappa
La Necropoli di Realmese si trova a circa 3 km a nord-ovest di Calascibetta, un suggestivo borgo situato nella provincia di Enna. La sua posizione strategica, tra colline e vallate, offriva un’ottima protezione naturale per le popolazioni antiche che abitavano la zona. Le coordinate geografiche esatte del sito sono 37°36′28″N di latitudine e 14°15′27″E di longitudine. Il paesaggio circostante, caratterizzato da affioramenti rocciosi e vegetazione mediterranea, rende la visita alla necropoli un’esperienza affascinante e immersiva.
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Testo e Foto di Marco Crupi

La Necropoli di Realmese, situata nei pressi di Calascibetta, rappresenta uno dei più importanti siti archeologici della Sicilia centrale. Questo complesso funerario, risalente all’età del Ferro, testimonia la ricchezza culturale e le antiche tradizioni funerarie delle popolazioni che abitavano l’isola in epoche remote. La necropoli è caratterizzata da centinaia di tombe scavate nella roccia calcarea che offrono un’importante testimonianza dell’evoluzione sociale e culturale della regione.
Storia e Datazione

Le origini della Necropoli di Realmese risalgono al IX secolo a.C., durante l’età del Ferro, periodo in cui la Sicilia era popolata da diverse culture, tra cui quella dei Sicani. La necropoli fu utilizzata in una seconda fase nel VI secolo a.C., quando la cultura Pantalicana si insediò nella regione. Le tombe scavate nella roccia, tipiche di questa cultura, riflettono l’abilità artigianale e le credenze funerarie delle comunità antiche. Durante il periodo medievale, tra il XV e il XVII secolo, alcune di queste tombe vennero riutilizzate come abitazioni rupestri, adattandosi così alle esigenze delle popolazioni successive.
Caratteristiche Architettoniche

La Necropoli di Realmese ospita un totale di 288 tombe scavate nel tufo calcareo, distribuite su più livelli lungo le pareti rocciose. Le tombe sono prevalentemente del tipo a “grotticella artificiale“, una struttura funeraria tipica della cultura Pantalicana, caratterizzata da un’apertura circolare che conduce a una camera funeraria interna. La disposizione delle tombe segue un’organizzazione precisa, probabilmente basata su criteri sociali e familiari. Le tecniche di scavo impiegate rivelano una notevole maestria nell’uso di strumenti rudimentali.
Scavi Archeologici
Le prime indagini archeologiche nella necropoli furono condotte tra il 1949 e il 1950 dall’archeologo Luigi Bernabò Brea, che portò alla luce numerosi reperti di grande valore storico. Tra gli oggetti rinvenuti vi sono ceramiche, coltellini, anelli, orecchini e fibule, che forniscono importanti informazioni sulle abitudini funerarie e sulla vita quotidiana delle popolazioni che utilizzarono la necropoli. Attualmente, molti di questi reperti sono esposti presso il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, dove sono ammirati da studiosi e appassionati di archeologia.
Importanza Culturale e Turistica
La Necropoli di Realmese rappresenta un’importante testimonianza della preistoria siciliana, offrendo uno sguardo unico sulle pratiche funerarie e sulla cultura materiale delle antiche popolazioni isolane. Il sito è di grande rilevanza per gli studiosi di archeologia e per i turisti alla ricerca di esperienze autentiche e poco conosciute. La sua atmosfera suggestiva e l’autenticità del contesto naturale rendono la visita un’esperienza indimenticabile per chi desidera esplorare il passato millenario della Sicilia.
Come Raggiungere il Sito
Per raggiungere la Necropoli di Realmese da Calascibetta, è possibile percorrere la Strada Provinciale SP6 in direzione nord-ovest, seguendo le indicazioni per il sito archeologico. L’accessibilità del percorso è discreta, sebbene sia consigliabile l’uso di calzature adatte per affrontare i sentieri sterrati. La visita è particolarmente consigliata nelle prime ore mattutine o nel tardo pomeriggio, per evitare le temperature più elevate.
Conservazione e Tutela
Lo stato di conservazione della necropoli è generalmente buono, sebbene l’azione degli agenti atmosferici e la crescita della vegetazione possano rappresentare delle sfide per la tutela del sito. Le autorità locali e le associazioni culturali si impegnano costantemente nella manutenzione e nella valorizzazione della necropoli, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e visite guidate. È fondamentale un impegno continuo per garantire che questo straordinario patrimonio possa essere preservato per le future generazioni.
Posizione sulla Mappa
La Necropoli di Realmese si trova a circa 3 km a nord-ovest di Calascibetta, un suggestivo borgo situato nella provincia di Enna. La sua posizione strategica, tra colline e vallate, offriva un’ottima protezione naturale per le popolazioni antiche che abitavano la zona. Le coordinate geografiche esatte del sito sono 37°36′28″N di latitudine e 14°15′27″E di longitudine. Il paesaggio circostante, caratterizzato da affioramenti rocciosi e vegetazione mediterranea, rende la visita alla necropoli un’esperienza affascinante e immersiva.
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Storia e Datazione

Le origini della Necropoli di Realmese risalgono al IX secolo a.C., durante l’età del Ferro, periodo in cui la Sicilia era popolata da diverse culture, tra cui quella dei Sicani. La necropoli fu utilizzata in una seconda fase nel VI secolo a.C., quando la cultura Pantalicana si insediò nella regione. Le tombe scavate nella roccia, tipiche di questa cultura, riflettono l’abilità artigianale e le credenze funerarie delle comunità antiche. Durante il periodo medievale, tra il XV e il XVII secolo, alcune di queste tombe vennero riutilizzate come abitazioni rupestri, adattandosi così alle esigenze delle popolazioni successive.
Caratteristiche Architettoniche

La Necropoli di Realmese ospita un totale di 288 tombe scavate nel tufo calcareo, distribuite su più livelli lungo le pareti rocciose. Le tombe sono prevalentemente del tipo a “grotticella artificiale“, una struttura funeraria tipica della cultura Pantalicana, caratterizzata da un’apertura circolare che conduce a una camera funeraria interna. La disposizione delle tombe segue un’organizzazione precisa, probabilmente basata su criteri sociali e familiari. Le tecniche di scavo impiegate rivelano una notevole maestria nell’uso di strumenti rudimentali.
Scavi Archeologici
Le prime indagini archeologiche nella necropoli furono condotte tra il 1949 e il 1950 dall’archeologo Luigi Bernabò Brea, che portò alla luce numerosi reperti di grande valore storico. Tra gli oggetti rinvenuti vi sono ceramiche, coltellini, anelli, orecchini e fibule, che forniscono importanti informazioni sulle abitudini funerarie e sulla vita quotidiana delle popolazioni che utilizzarono la necropoli. Attualmente, molti di questi reperti sono esposti presso il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, dove sono ammirati da studiosi e appassionati di archeologia.
Importanza Culturale e Turistica
La Necropoli di Realmese rappresenta un’importante testimonianza della preistoria siciliana, offrendo uno sguardo unico sulle pratiche funerarie e sulla cultura materiale delle antiche popolazioni isolane. Il sito è di grande rilevanza per gli studiosi di archeologia e per i turisti alla ricerca di esperienze autentiche e poco conosciute. La sua atmosfera suggestiva e l’autenticità del contesto naturale rendono la visita un’esperienza indimenticabile per chi desidera esplorare il passato millenario della Sicilia.
Come Raggiungere il Sito
Per raggiungere la Necropoli di Realmese da Calascibetta, è possibile percorrere la Strada Provinciale SP6 in direzione nord-ovest, seguendo le indicazioni per il sito archeologico. L’accessibilità del percorso è discreta, sebbene sia consigliabile l’uso di calzature adatte per affrontare i sentieri sterrati. La visita è particolarmente consigliata nelle prime ore mattutine o nel tardo pomeriggio, per evitare le temperature più elevate.
Conservazione e Tutela
Lo stato di conservazione della necropoli è generalmente buono, sebbene l’azione degli agenti atmosferici e la crescita della vegetazione possano rappresentare delle sfide per la tutela del sito. Le autorità locali e le associazioni culturali si impegnano costantemente nella manutenzione e nella valorizzazione della necropoli, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e visite guidate. È fondamentale un impegno continuo per garantire che questo straordinario patrimonio possa essere preservato per le future generazioni.
Posizione sulla Mappa
La Necropoli di Realmese si trova a circa 3 km a nord-ovest di Calascibetta, un suggestivo borgo situato nella provincia di Enna. La sua posizione strategica, tra colline e vallate, offriva un’ottima protezione naturale per le popolazioni antiche che abitavano la zona. Le coordinate geografiche esatte del sito sono 37°36′28″N di latitudine e 14°15′27″E di longitudine. Il paesaggio circostante, caratterizzato da affioramenti rocciosi e vegetazione mediterranea, rende la visita alla necropoli un’esperienza affascinante e immersiva.