La Fontana Pretoria di Palermo: Storia, Arte e Leggende della “Fontana della Vergogna”

La Fontana Pretoria di Palermo: Storia, Arte e Leggende della “Fontana della Vergogna”

Scopri la Fontana Pretoria di Palermo, un gioiello rinascimentale ricco di storia, arte e leggende nel cuore del centro storico.

TESTO E FOTO DI MARCO CRUPI

Fontana Pretoria

La Fontana Pretoria, situata nel cuore di Palermo, è uno dei simboli più affascinanti e controversi della città. Conosciuta anche come “Fontana della Vergogna“, non solo per la nudità delle sue statue, ma anche a causa delle esorbitanti somme spese per il suo acquisto e per i costi sempre in aumento delle continue opere di manutenzione e adattamento, considerati eccessivi e scandalosi dai palermitani. Questa straordinaria opera rinascimentale si erge maestosa in Piazza Pretoria, a pochi passi dal Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo. La fontana non è solo un monumento di eccezionale bellezza, ma anche un riflesso delle contraddizioni storiche e sociali della città.

Storia della Fontana: Dalla Toscana a Palermo

La Fontana Pretoria fu originariamente realizzata nel 1554 dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani per adornare il giardino di una villa privata a Firenze. Tuttavia, nel 1573, il Senato palermitano acquistò la fontana per una somma compresa tra i 20.000 e i 30.000 scudi, e la fece trasportare a Palermo in 644 pezzi. Il monumento giunse in città incompleto e alcune statue vennero danneggiate durante il viaggio, mentre altre furono trattenute dal proprietario originario. A Palermo, la fontana fu riassemblata in modo diverso rispetto al disegno originale, adattandosi al nuovo contesto urbano​.

Descrizione Architettonica e Artistica

La fontana si sviluppa su una pianta ellittica con vasche concentriche disposte su tre livelli, accessibili tramite una serie di scalinate. Al centro del complesso troneggiano statue di marmo di Carrara che rappresentano divinità pagane, figure allegoriche, mostri marini, tritoni e sirene. In totale, la fontana conta 37 statue, 24 teste di animali e 20 vasche di varie dimensioni. Tra le figure più riconoscibili ci sono Bacco, Ercole, Diana, Apollo, Venere e Adone, che si alternano lungo i bordi delle vasche, circondate da una balaustra in marmo​.

Simbolismo e Allegorie: Statue e Divinità

Ogni statua della Fontana Pretoria racconta una storia. Le figure mitologiche e le divinità sono state inserite con un preciso intento simbolico, legato anche ai fiumi di Palermo. Le quattro vasche del primo livello ospitano gruppi scultorei raffiguranti i principali corsi d’acqua della città: il Papireto, l’Oreto, il Gabriele e il Maredolce. Queste rappresentazioni evidenziano l’importanza dell’acqua nella vita quotidiana e nell’immaginario palermitano, trasformando la fontana in un’allegoria del legame della città con le sue risorse naturali​.

La “Fontana della Vergogna”: Leggende e Controversie

La Fontana Pretoria non è priva di scandali. Conosciuta come “Fontana della Vergogna” per diverse ragioni, la più evidente è la nudità delle statue che la adornano, una caratteristica che ha suscitato lo sdegno dei cittadini fin dalla sua installazione. Il monumento ha alimentato racconti e leggende popolari, tra cui la storia delle suore del vicino convento, che si dice abbiano tentato di danneggiare le statue durante la notte a causa della loro oscenità.

Oltre all’aspetto morale, un’altra ipotesi lega il soprannome a un significato politico: essendo posizionata di fronte al Municipio, la fontana era vista come una denuncia simbolica contro la corruzione della classe dirigente dell’epoca, una critica velata ma evidente alla malagestione politica della città. Un’altra interpretazione è di natura economica: le esorbitanti somme pagate per l’acquisto, il continuo aumento dei costi e le infinite spese accessorie furono considerate “vergognose” dai palermitani, che percepirono il monumento come un simbolo delle eccessive spese pubbliche e della mala gestione del denaro cittadino. Infine, una leggenda meno nota racconta che alcune statue della fontana furono danneggiate dagli abitanti di Messina, invidiosi del prestigio acquisito da Palermo come capitale del Regno delle Due Sicilie, contribuendo a consolidare l’idea di “vergogna” legata al monumento.

Modifiche e Restauri

Nel 1858, la fontana venne circondata da una cancellata in ferro battuto, opera dell’architetto Giovan Battista Filippo Basile, per proteggerla da ulteriori vandalismi. Nel corso degli anni, numerosi interventi di restauro hanno cercato di preservare la fontana dalle intemperie e dai danni, cercando di mantenere intatto il suo splendore originario.

Curiosità

Un aspetto meno noto della Fontana Pretoria è il suo sistema idraulico. Sotto la struttura, un complesso di tubature alimenta la fontana. Questo spazio sotterraneo può essere visitato tramite visite guidate che partono dal Palazzo delle Aquile. Queste visite offrono uno sguardo esclusivo all’ingegneria nascosta della fontana, permettendo ai visitatori di scoprire i segreti della sua costruzione​.

Posizione sulla Mappa

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