Il Trasmettitore di Caltanissetta: l’Antenna RAI più Alta d’Italia
Il Trasmettitore di Caltanissetta: l’Antenna RAI più Alta d’Italia
Scopri il trasmettitore di Caltanissetta, l’antenna RAI più alta d’Italia. Un’icona della storia delle telecomunicazioni
Scopri il trasmettitore di Caltanissetta, l’antenna RAI più alta d’Italia. Un’icona della storia delle telecomunicazioni
Testo e Foto di Marco Crupi

Il trasmettitore di Caltanissetta, conosciuto anche come antenna RAI di Caltanissetta, rappresenta un’importante pietra miliare nella storia delle telecomunicazioni italiane. Con i suoi 286 metri di altezza, questa struttura si è guadagnata un posto di rilievo non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, per le sue caratteristiche tecniche e il suo ruolo strategico nelle trasmissioni radiofoniche.
Storia e Costruzione
La costruzione dell’antenna iniziò nel 1949 ad opera della CIFA (Compagnia Italiana Forme e Acciaio), con l’obiettivo di migliorare la copertura radiofonica in onde lunghe, medie e corte. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 18 novembre 1951, alla presenza di illustri personalità, tra cui il ministro delle telecomunicazioni Giuseppe Spataro e il presidente della RAI Cristiano Rindomi. L’antenna venne costruita sulla collina Sant’Anna, un punto strategico che garantiva un’ampia copertura del segnale.
Caratteristiche Tecniche
L’antenna di Caltanissetta si distingue per la sua struttura omnidirezionale, composta da 37 elementi metallici a traliccio. La base presenta una forma di piramide rovesciata, mentre gli elementi superiori assumono una configurazione parallelepipeda. L’antenna, con i suoi 286 metri di altezza, raggiunge una quota totale di 975 metri sul livello del mare grazie alla sua collocazione a 689 metri di altitudine.
Inizialmente, la potenza di trasmissione era di 25 kW, poi ridotta a 10 kW per ottimizzare i costi di gestione e adattarsi alle esigenze del mercato. La sua funzione principale era quella di trasmettere il segnale radio verso l’intera area del Mediterraneo e del Nord Africa, garantendo una copertura affidabile e di alta qualità.
Primati e Riconoscimenti
Per molti anni, il trasmettitore di Caltanissetta ha detenuto il primato di struttura più alta d’Europa, titolo che ha mantenuto fino al 1965, quando venne superato dalla Belmont Transmitting Station nel Regno Unito. Questo impianto è stato riconosciuto come simbolo di innovazione tecnologica e rappresenta un importante esempio di archeologia industriale, testimoniando il progresso tecnologico dell’epoca.
Attualmente detiene il primato di struttura costruita dall’uomo più alta d’Italia, rendendolo un’attrazione unica nel suo genere. Grazie alla sua imponenza e alla storia affascinante che porta con sé, l’antenna di Caltanissetta continua ad attrarre visitatori e appassionati di tecnologia e archeologia industriale.
Chiusura e Stato Attuale
A causa del progressivo calo dell’audience della radio in modulazione di ampiezza (AM) e degli elevati costi di manutenzione, l’impianto venne dismesso il 9 agosto 2004. Tuttavia, il comune di Caltanissetta è intervenuto per preservare l’antenna, acquisendola con l’intento di trasformare l’area in un parco tecnologico e culturale.
Grazie a questa iniziativa, sono stati scongiurati i piani di smantellamento, permettendo alla struttura di rimanere un punto di riferimento visibile da tutta la città e dalle aree circostanti.
Prospettive Future
Attualmente, sono in corso diverse discussioni sulla possibile valorizzazione del sito come attrazione culturale e turistica. Tra le proposte, vi è la creazione di un museo dedicato alla storia delle telecomunicazioni, percorsi didattici e mostre temporanee per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di questa infrastruttura.
L’amministrazione locale, in collaborazione con associazioni culturali e istituzioni, sta lavorando per preservare la memoria storica dell’antenna e per rilanciarla come simbolo dell’innovazione passata e futura della città di Caltanissetta.
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Il Trasmettitore di Caltanissetta: l’Antenna RAI più Alta d’Italia
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Testo e Foto di Marco Crupi

Il trasmettitore di Caltanissetta, conosciuto anche come antenna RAI di Caltanissetta, rappresenta un’importante pietra miliare nella storia delle telecomunicazioni italiane. Con i suoi 286 metri di altezza, questa struttura si è guadagnata un posto di rilievo non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, per le sue caratteristiche tecniche e il suo ruolo strategico nelle trasmissioni radiofoniche.
Storia e Costruzione
La costruzione dell’antenna iniziò nel 1949 ad opera della CIFA (Compagnia Italiana Forme e Acciaio), con l’obiettivo di migliorare la copertura radiofonica in onde lunghe, medie e corte. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 18 novembre 1951, alla presenza di illustri personalità, tra cui il ministro delle telecomunicazioni Giuseppe Spataro e il presidente della RAI Cristiano Rindomi. L’antenna venne costruita sulla collina Sant’Anna, un punto strategico che garantiva un’ampia copertura del segnale.
Caratteristiche Tecniche
L’antenna di Caltanissetta si distingue per la sua struttura omnidirezionale, composta da 37 elementi metallici a traliccio. La base presenta una forma di piramide rovesciata, mentre gli elementi superiori assumono una configurazione parallelepipeda. L’antenna, con i suoi 286 metri di altezza, raggiunge una quota totale di 975 metri sul livello del mare grazie alla sua collocazione a 689 metri di altitudine.
Inizialmente, la potenza di trasmissione era di 25 kW, poi ridotta a 10 kW per ottimizzare i costi di gestione e adattarsi alle esigenze del mercato. La sua funzione principale era quella di trasmettere il segnale radio verso l’intera area del Mediterraneo e del Nord Africa, garantendo una copertura affidabile e di alta qualità.
Primati e Riconoscimenti
Per molti anni, il trasmettitore di Caltanissetta ha detenuto il primato di struttura più alta d’Europa, titolo che ha mantenuto fino al 1965, quando venne superato dalla Belmont Transmitting Station nel Regno Unito. Questo impianto è stato riconosciuto come simbolo di innovazione tecnologica e rappresenta un importante esempio di archeologia industriale, testimoniando il progresso tecnologico dell’epoca.
Attualmente detiene il primato di struttura costruita dall’uomo più alta d’Italia, rendendolo un’attrazione unica nel suo genere. Grazie alla sua imponenza e alla storia affascinante che porta con sé, l’antenna di Caltanissetta continua ad attrarre visitatori e appassionati di tecnologia e archeologia industriale.
Chiusura e Stato Attuale
A causa del progressivo calo dell’audience della radio in modulazione di ampiezza (AM) e degli elevati costi di manutenzione, l’impianto venne dismesso il 9 agosto 2004. Tuttavia, il comune di Caltanissetta è intervenuto per preservare l’antenna, acquisendola con l’intento di trasformare l’area in un parco tecnologico e culturale.
Grazie a questa iniziativa, sono stati scongiurati i piani di smantellamento, permettendo alla struttura di rimanere un punto di riferimento visibile da tutta la città e dalle aree circostanti.
Prospettive Future
Attualmente, sono in corso diverse discussioni sulla possibile valorizzazione del sito come attrazione culturale e turistica. Tra le proposte, vi è la creazione di un museo dedicato alla storia delle telecomunicazioni, percorsi didattici e mostre temporanee per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di questa infrastruttura.
L’amministrazione locale, in collaborazione con associazioni culturali e istituzioni, sta lavorando per preservare la memoria storica dell’antenna e per rilanciarla come simbolo dell’innovazione passata e futura della città di Caltanissetta.
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Scopri il trasmettitore di Caltanissetta, l’antenna RAI più alta d’Italia. Un’icona della storia delle telecomunicazioni
Scopri il trasmettitore di Caltanissetta, l’antenna RAI più alta d’Italia. Un’icona della storia delle telecomunicazioni
Testo e Foto di Marco Crupi

Il trasmettitore di Caltanissetta, conosciuto anche come antenna RAI di Caltanissetta, rappresenta un’importante pietra miliare nella storia delle telecomunicazioni italiane. Con i suoi 286 metri di altezza, questa struttura si è guadagnata un posto di rilievo non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, per le sue caratteristiche tecniche e il suo ruolo strategico nelle trasmissioni radiofoniche.
Storia e Costruzione
La costruzione dell’antenna iniziò nel 1949 ad opera della CIFA (Compagnia Italiana Forme e Acciaio), con l’obiettivo di migliorare la copertura radiofonica in onde lunghe, medie e corte. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 18 novembre 1951, alla presenza di illustri personalità, tra cui il ministro delle telecomunicazioni Giuseppe Spataro e il presidente della RAI Cristiano Rindomi. L’antenna venne costruita sulla collina Sant’Anna, un punto strategico che garantiva un’ampia copertura del segnale.
Caratteristiche Tecniche
L’antenna di Caltanissetta si distingue per la sua struttura omnidirezionale, composta da 37 elementi metallici a traliccio. La base presenta una forma di piramide rovesciata, mentre gli elementi superiori assumono una configurazione parallelepipeda. L’antenna, con i suoi 286 metri di altezza, raggiunge una quota totale di 975 metri sul livello del mare grazie alla sua collocazione a 689 metri di altitudine.
Inizialmente, la potenza di trasmissione era di 25 kW, poi ridotta a 10 kW per ottimizzare i costi di gestione e adattarsi alle esigenze del mercato. La sua funzione principale era quella di trasmettere il segnale radio verso l’intera area del Mediterraneo e del Nord Africa, garantendo una copertura affidabile e di alta qualità.
Primati e Riconoscimenti
Per molti anni, il trasmettitore di Caltanissetta ha detenuto il primato di struttura più alta d’Europa, titolo che ha mantenuto fino al 1965, quando venne superato dalla Belmont Transmitting Station nel Regno Unito. Questo impianto è stato riconosciuto come simbolo di innovazione tecnologica e rappresenta un importante esempio di archeologia industriale, testimoniando il progresso tecnologico dell’epoca.
Attualmente detiene il primato di struttura costruita dall’uomo più alta d’Italia, rendendolo un’attrazione unica nel suo genere. Grazie alla sua imponenza e alla storia affascinante che porta con sé, l’antenna di Caltanissetta continua ad attrarre visitatori e appassionati di tecnologia e archeologia industriale.
Chiusura e Stato Attuale
A causa del progressivo calo dell’audience della radio in modulazione di ampiezza (AM) e degli elevati costi di manutenzione, l’impianto venne dismesso il 9 agosto 2004. Tuttavia, il comune di Caltanissetta è intervenuto per preservare l’antenna, acquisendola con l’intento di trasformare l’area in un parco tecnologico e culturale.
Grazie a questa iniziativa, sono stati scongiurati i piani di smantellamento, permettendo alla struttura di rimanere un punto di riferimento visibile da tutta la città e dalle aree circostanti.
Prospettive Future
Attualmente, sono in corso diverse discussioni sulla possibile valorizzazione del sito come attrazione culturale e turistica. Tra le proposte, vi è la creazione di un museo dedicato alla storia delle telecomunicazioni, percorsi didattici e mostre temporanee per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di questa infrastruttura.
L’amministrazione locale, in collaborazione con associazioni culturali e istituzioni, sta lavorando per preservare la memoria storica dell’antenna e per rilanciarla come simbolo dell’innovazione passata e futura della città di Caltanissetta.