Il Parco Archeologico di Selinunte: Un viaggio nell’antica Grecia in Sicilia
Il Parco Archeologico di Selinunte: Un viaggio nell’antica Grecia in Sicilia
Guida al Parco Archeologico di Selinunte, il più grande d’Europa, tra templi antichi, santuari e viste panoramiche, per un’immersione unica nella storia greca in Sicilia.
TESTO E FOTO DI MARCO CRUPI
Tempio di Apollo (Tempio C).
Il Parco Archeologico di Selinunte, situato sulla costa sud-occidentale della Sicilia, è uno dei siti archeologici più vasti e affascinanti d’Europa. Con una superficie di circa 270 ettari, ospita i resti di una delle colonie greche più importanti del Mediterraneo, fondata nel VII secolo a.C. dai Greci di Megara Iblea. Questo sito storico offre un’esperienza unica, tra templi maestosi, antichi santuari, agorà e necropoli, tutto incorniciato da paesaggi mozzafiato. Selinunte è un vero e proprio museo a cielo aperto che attira appassionati di storia e archeologia da tutto il mondo.
Storia di Selinunte
Selinunte fu fondata intorno al 628 a.C. e visse un periodo di grande prosperità, raggiungendo l’apice del suo splendore nel V secolo a.C. Tuttavia, la città si trovava in una posizione strategica e ambita, tra il mondo greco e quello punico, e fu spesso coinvolta in conflitti con Cartagine e Siracusa. Dopo la sua distruzione da parte dei Cartaginesi nel 409 a.C., Selinunte conobbe un periodo di parziale ricostruzione, ma non recuperò mai il suo antico splendore. Successivamente, sotto il dominio romano, la città fu gradualmente abbandonata. Oggi, le rovine di Selinunte rappresentano una testimonianza tangibile della complessità politica e culturale del Mediterraneo antico.
Le Principali Aree del Parco
Il Tempio di Apollo visto dal Tempio di Hera al tramonto.
L’Acropoli di Selinunte, posta su un imponente promontorio affacciato sul Mar Mediterraneo, è una delle aree più affascinanti e strategiche dell’intero parco. Originariamente costruita e fortificata dai Greci intorno al VI secolo a.C., l’Acropoli si sviluppa lungo un altopiano trapezoidale che raggiunge un’estensione di circa 140 metri nella sua parte più ampia. Era circondata da un complesso sistema di mura difensive, poi ampliato con torri e porte durante il IV secolo a.C., a testimonianza della sua importanza come baluardo di difesa e culto.
Al centro dell’Acropoli sorge il Tempio C, uno dei più antichi e importanti, dedicato probabilmente al dio Apollo. Risalente al 550 a.C., il tempio ha una struttura dorica caratterizzata da un peristilio con colonne su tutti i lati e un frontone decorato con una scultura della Gorgone, simbolo di protezione e terrore per chi si avvicinava. Questo tempio è noto anche per le sue metope, raffigurazioni in stile arcaico di scene mitologiche, ora conservate al Museo Archeologico Regionale di Palermo.
Poco più a nord si trova il Tempio D, attribuito alla dea Atena e costruito intorno al 560 a.C., anche questo tempio dorico si distingue per le sue proporzioni armoniose, con colonne leggermente più basse rispetto al Tempio C, e per la presenza di un grande altare posizionato leggermente obliquo, probabilmente in memoria di un culto preesistente.
Nella stessa area si trovano anche i resti dei templi A e O, datati tra il 490 e il 460 a.C., spesso associati ai Dioscuri e a Poseidone. Entrambi condividono una struttura simile con colonne in antis e un pronao. Nel Tempio A sono stati ritrovati resti di decorazioni mosaicate di epoca punica, segno del riutilizzo delle strutture religiose anche in tempi successivi alla dominazione greca.
La disposizione strategica dei templi sull’Acropoli, sfruttando il pendio naturale che domina il mare, è un esempio dell’ingegno architettonico greco, che sapeva armonizzare sacralità e difesa, bellezza e strategia. La vista da questo punto elevato è mozzafiato, e osservando le colonne che ancora si stagliano verso il cielo è facile immaginare la magnificenza che caratterizzava Selinunte nel suo periodo di massimo splendore.
Sulla destra, in primo piano, si erge il maestoso Tempio di Hera, con le sue colonne doriche parzialmente ricostruite che testimoniano la bellezza e l’eleganza dell’architettura greca antica. Alla sua sinistra, si scorgono le rovine sparse del Tempio di Zeus, con blocchi e frammenti di colonne che punteggiano il paesaggio.
Tempio di Hera (Tempio E).
Tempio di Hera (Tempio E).
Sulla collina orientale sorgono i templi E, F e G, situati in un’area sacra monumentale. Il Tempio E, dedicato a Hera, è uno dei templi dorici più imponenti e meglio conservati di Selinunte. Costruito tra il 465 e il 450 a.C., questo tempio è noto per le sue proporzioni perfette e per le metope, oggi conservate al Museo Archeologico di Palermo. Al suo fianco si trovano il Tempio F, dedicato probabilmente a Dioniso, e il gigantesco Tempio G, che doveva essere tra i più grandi del mondo greco, anche se oggi è in gran parte in rovina
Situata a nord dell’Acropoli, la Collina di Manuzza ospita i resti dell’antico quartiere abitativo di Selinunte, con strutture che testimoniano l’impianto urbanistico della città greca. Tra le rovine sono stati ritrovati corredi funerari e tombe puniche risalenti al IV secolo a.C., oltre alla statua dell’Efebo di Selinunte, un raro esempio di scultura greca in bronzo, oggi conservata al Museo Civico di Castelvetrano.
A ovest del sito, sulla collina della Gaggera, si trova il Santuario della Malophoros, dedicato alla dea Demetra, la divinità della fertilità e dell’agricoltura. Questo santuario, che è uno dei più antichi di Selinunte, custodiva migliaia di statuette votive in terracotta, oggi in parte esposte nei musei archeologici della regione. L’area è isolata e richiede una passeggiata piuttosto lunga, ma offre una prospettiva unica sulla religiosità e le pratiche votive dell’antica colonia.
Museo del Baglio Florio
All’interno del Parco Archeologico di Selinunte si trova il Museo del Baglio Florio, ospitato in un’antica costruzione rurale del XIX secolo appartenuta alla famiglia Florio. Il museo espone numerosi reperti ritrovati nel sito, tra cui sculture, ceramiche e frammenti architettonici provenienti dai vari templi e santuari. Una visita al museo è consigliata per approfondire la conoscenza di Selinunte e delle sue opere d’arte, con esposizioni curate anche in collaborazione con l’Istituto Archeologico Germanico e altre importanti istituzioni.
Consigli Utili per i Visitatori
Il Parco Archeologico di Selinunte è visitabile tutto l’anno e richiede da 2 a 6 ore per essere esplorato appieno. La biglietteria chiude circa un’ora prima dell’orario di chiusura del sito, che varia a seconda della stagione. Il sito è vasto e per coloro che preferiscono non camminare a lungo, è disponibile un trenino turistico (a pagamento) che permette di visitare i punti principali del parco. Si consiglia di portare acqua e di indossare scarpe comode.
Per gli amanti della fotografia, il Tempio di Hera (Tempio E) al tramonto è una tappa imperdibile: le colonne, avvolte dalla luce dorata, regalano un’atmosfera incantata. Da qui, si può ammirare una vista spettacolare che abbraccia sia il mare sia le rovine del Tempio C, creando uno scenario perfetto per scatti mozzafiato.
Come Arrivare
Per raggiungere il Parco Archeologico di Selinunte, ecco i principali mezzi di trasporto disponibili e le indicazioni:
- In auto: Il parco si trova vicino a Castelvetrano, nella provincia di Trapani, facilmente accessibile dall’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo. Chi arriva da Palermo può seguire la A29 e uscire a Castelvetrano, quindi proseguire in direzione Marinella di Selinunte. Il parcheggio è disponibile nelle vicinanze del sito.
- In treno e autobus: Da diverse città siciliane, come Palermo e Trapani, è possibile prendere un treno fino alla stazione di Castelvetrano. Da qui, un autobus della linea Salemi collega direttamente Castelvetrano con Marinella di Selinunte, fermandosi vicino all’ingresso del parco. Questa opzione è ideale per chi preferisce non noleggiare un’auto.
- Tour organizzati e navette: Alcuni tour operator locali organizzano visite guidate al parco, spesso comprensive di trasferimenti da Palermo, Trapani o altre località turistiche siciliane. Inoltre, all’interno del parco è disponibile un trenino turistico per facilitare gli spostamenti tra le diverse aree archeologiche.
Il Parco è aperto tutto l’anno, con orari variabili in base alla stagione: generalmente dalle 9:00 fino alle 17:00 o 18:00 nei periodi più turistici. È consigliato verificare gli orari aggiornati sul sito ufficiale o tramite i servizi di informazione turistica locale per pianificare al meglio la visita.