Il Crocifisso e il Santuario di Rifesi a Burgio: Storia, Leggende e la Chiesa Madre
Il Crocifisso e il Santuario di Rifesi a Burgio: Storia, Leggende e la Chiesa Madre
Scopri il Crocifisso di Rifesi a Burgio, un capolavoro di arte e fede siciliana. Tra leggende secolari e tradizioni, esplora la storia di uno dei simboli più amati della spiritualità nei Monti Sicani.
TESTO E FOTO DI MARCO CRUPI
Nel cuore della Sicilia, il piccolo comune di Burgio custodisce un tesoro di straordinario valore storico e spirituale: il Crocifisso di Rifesi. Questa scultura lignea, risalente al XII secolo (probabilmente realizzata intorno al 1170, periodo in cui fu edificato il Santuario della Madonna di Rifesi), è annoverata tra le più antiche della Sicilia, sebbene non detenga il primato assoluto. A Casteltermini, in provincia di Agrigento, si trova infatti la croce lignea paleocristiana più antica del mondo, con un’età stimata di circa 2000 anni. Nonostante ciò, il Crocifisso di Rifesi si distingue per il suo valore artistico e per il ruolo centrale che occupa nelle tradizioni e leggende di Burgio, affascinando da secoli devoti e appassionati di storia.
Origini e Leggende del Crocifisso
La tradizione narra che nel XII secolo un pastore scolpì il corpo del Cristo utilizzando il legno di una quercia, ma non riuscì a completare la testa. Secondo la leggenda, la testa già scolpita fu trovata ai piedi di una quercia, conosciuta come la “celsa di lu Signuri“. In seguito, la stessa quercia fu colpita da un fulmine, lasciando un fusto monco dalle sembianze di una croce.
Un’altra leggenda racconta che il Crocifisso doveva essere trasferito definitivamente a Bivona, ma durante il percorso un violento temporale ingrossò il fiume, impedendo il proseguimento del cammino. Questo evento fu interpretato come un segno che il Crocifisso non volesse allontanarsi da Burgio.
Il Santuario di Santa Maria di Rifesi
Il Crocifisso era originariamente custodito nel Santuario di Santa Maria di Rifesi, un complesso normanno del XII secolo situato a circa otto chilometri da Burgio, immerso nel bosco dei Monti Sicani. Il Santuario, costituito da una chiesa e un monastero benedettino, presenta caratteristiche architettoniche tipiche dell’arte normanna, con tre absidi e pareti affrescate probabilmente nel XVII secolo.
Trasferimento nella Chiesa Madre di Burgio
Per proteggere il Crocifisso dalle intemperie e preservarlo, nel tempo è stato trasferito nella Chiesa Madre di Burgio, dove è custodito in una cappella a lui dedicata. Nel 1982, l’opera è stata restaurata dal professor Ernesto Geraci del laboratorio di restauro del Museo Regionale di Messina. La cappella che ospita il Crocifisso è adornata da un altare in marmo decorato in oro, realizzato dal pittore Francesco Vetrano di Villafranca Sicula nel 1931, e da candelieri in legno e vasi di ceramica di Burgio.
La Processione Annuale
Ogni seconda domenica di agosto, la comunità di Burgio celebra una solenne processione in onore del Crocifisso di Rifesi. All’alba, i fedeli trasportano la sacra effigie dalla Chiesa Madre al Santuario di Rifesi, percorrendo un tragitto di circa otto chilometri attraverso il bosco. Questa tradizione, che affonda le sue radici nei secoli, testimonia la profonda devozione dei burgitani verso il Crocifisso.