Guida alla Valle dei Templi: Alla Scoperta dell’Antica Akragas
Guida alla Valle dei Templi: Alla Scoperta dell’Antica Akragas
Scopri cosa vedere nella Valle dei Templi: la guida di viaggio completa per esplorare i tesori archeologici di Agrigento tra templi antichi, storia millenaria e panorami mozzafiato.
TESTO E FOTO DI MARCO CRUPI
La Valle dei Templi di Agrigento è un luogo magico dove il passato vive ancora tra le rovine imponenti di antichi templi greci. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Questo parco archeologico, che copre circa 1300 ettari, ci trasporta indietro nel tempo, fino alla fondazione della colonia greca di Akragas nel VI secolo a.C., oggi nota come Agrigento. Scopriremo insieme i segreti e le meraviglie di questo sito senza pari, dalle sue architetture iconiche ai miti che le avvolgono.
Come Arrivare alla Valle dei Templi
Ingresso della Valle dei Templi – Il punto di partenza per un viaggio nella storia antica. Qui i visitatori possono acquistare i biglietti e ottenere mappe e informazioni per esplorare l’ampio sito archeologico.
La Valle dei Templi si trova a breve distanza dal centro di Agrigento ed è facilmente raggiungibile in auto, autobus o treno. Se arrivate da Palermo o Catania, potete prendere la SS189 o la SS640 fino ad Agrigento. Da Trapani o Selinunte, seguite la SS115. Una volta arrivati, sono disponibili parcheggi presso gli ingressi principali, come il Parcheggio Giunone o Porta V – Sant’Anna (costo 3 € per auto).
In alternativa, dalla città di Agrigento è possibile utilizzare la linea di autobus 2/ che porta direttamente all’ingresso del Tempio di Giunone. Al termine della visita, potete prendere la linea 1 dal lato occidentale della valle per tornare in città.
Il costo del biglietto d’ingresso per la Valle dei Templi è di 15 € per gli adulti e 9 € per i giovani cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni. I bambini sotto i 18 anni entrano gratis. È possibile acquistare biglietti combinati per includere il Giardino della Kolymbethra e il Museo Archeologico Pietro Griffo, con prezzi a partire da 19,80 €. Si consiglia vivamente di prenotare online, soprattutto durante l’alta stagione, per evitare code.
Il Tempio della Concordia: il Simbolo della Valle dei Templi
La statua di Icaro e il Tempio della Concordia.
Il Tempio della Concordia, costruito intorno al 430 a.C., è uno dei templi dorici meglio conservati al mondo, considerato uno dei capolavori dell’architettura greca classica. Si estende su una base di quattro gradini, con una pianta periptera di 6 colonne sul lato corto e 13 su quello lungo, con un’altezza complessiva di 13 metri. Il tempio misura circa 19,75 metri per 42,23 metri, coprendo una superficie di oltre 843 metri quadrati. La sua eccellente conservazione è in gran parte dovuta alla conversione in basilica cristiana nel VI secolo d.C., dedicata ai Santi Pietro e Paolo da San Gregorio di Agrigento, fatto che lo ha protetto dalla distruzione che ha colpito molti altri luoghi di culto pagani.
Durante la trasformazione in chiesa, furono chiusi gli spazi tra le colonne e furono create 12 arcate nelle pareti interne. L’orientamento originale del tempio fu invertito, con la rimozione del muro posteriore della cella e l’aggiunta di nuove strutture, trasformandolo in una basilica a tre navate. Questa modifica ha garantito che la struttura rimanesse intatta fino ai giorni nostri. Successivamente, nel XVIII secolo, il tempio è stato restaurato per recuperare la sua forma classica, rimuovendo alcune delle modifiche cristiane.
Il Tempio della Concordia.
Il Tempio della Concordia.
Il Tempio di Giunone: Cerimonie e Distruzione
Il Tempio di Giunone.
Il Tempio di Giunone, situato all’estremità orientale della Valle dei Templi, fu costruito intorno alla metà del V secolo a.C., durante il periodo di massimo splendore della città greca di Akragas. Questo tempio, come molti altri nella valle, era orientato verso est, in modo che i primi raggi del sole illuminassero la statua della divinità all’interno della cella. Sebbene sia tradizionalmente attribuito a Giunone (o Hera, la moglie di Zeus), questa identificazione è basata su un’errata interpretazione di un testo di Plinio il Vecchio, che in realtà si riferiva a un tempio situato in Calabria.
Il tempio subì gravi danni durante l’invasione cartaginese del 406 a.C., come dimostrano le tracce di incendio visibili ancora oggi sulle sue strutture. Nonostante i danni, molte delle sue maestose colonne doriche sono ancora in piedi, offrendo una vista spettacolare sia sulla valle che sul mare. Di fronte al tempio si possono ancora vedere i resti di un grande altare sacrificale, dove venivano celebrati riti in onore degli dei, probabilmente inclusi sacrifici animali.
Dal Tempio di Giunone si può godere di una vista mozzafiato sul mare, con il Mediterraneo che si estende all’orizzonte, rendendo l’esperienza ancora più suggestiva.
Il Tempio di Giunone.
Il Tempio di Ercole: Il Più Antico
Il Tempio di Ercole.
Il Tempio di Ercole (o Eracle) è il più antico tra i templi della Valle dei Templi ad Agrigento, datato alla fine del VI secolo a.C. Questo tempio dorico, di forma periptera, era composto da sei colonne sul lato corto e quindici su quello lungo, per un totale di 38 colonne. Oggi ne rimangono solo otto, restaurate nel XX secolo attraverso una tecnica chiamata anastilosi, che ha permesso di ricostruirle utilizzando i frammenti originali trovati sul posto. L’attribuzione del tempio a Eracle deriva da un riferimento di Cicerone, che menzionava la presenza di una statua dell’eroe all’interno del tempio durante le sue orazioni contro Verre.
Il tempio sorge su un crepidoma (basamento) di tre gradini, e le sue colonne, caratterizzate da capitelli massicci e spazi ben distanziati tra la cella e il peristasi, suggeriscono la sua antichità rispetto agli altri templi di Akragas. Nonostante sia stato in parte distrutto da un terremoto, la struttura rimane imponente e affascinante. Sul lato orientale si trovano anche i resti di un grande altare monumentale, dove venivano svolti i sacrifici.
Visitare il Tempio di Ercole oggi regala un’esperienza suggestiva, grazie anche alla sua posizione panoramica e alla sua storica importanza per la città di Akragas, dove l’eroe mitologico era venerato per la sua forza e il suo coraggio.
Il Tempio di Zeus Olimpio: La Grandezza Incompiuta
Le rovine del Tempio di Zeus Olimpio.
Il Tempio di Zeus Olimpio è uno dei più grandi templi dorici mai costruiti nel mondo antico, sebbene non sia mai stato completato. Costruito nel V secolo a.C., il tempio fu progettato per celebrare la vittoria di Akragas (Agrigento) e Siracusa sui Cartaginesi nella battaglia di Himera nel 480 a.C. Le sue proporzioni erano immense: misurava circa 113 metri di lunghezza per 56 di larghezza, con una struttura imponente che lo rendeva unico nell’architettura greca. Una delle sue caratteristiche più note erano i Telamoni, statue giganti alte più di 7 metri che fungevano da colonne e rappresentavano uomini che sostenevano l’enorme peso dell’architrave del tempio. Queste figure simboleggiavano la vittoria di Zeus sui giganti e, per estensione, il trionfo della civiltà greca sui suoi nemici.
Nonostante la sua grandezza, il tempio rimase incompiuto e subì gravi danni nel corso dei secoli, in particolare a causa di terremoti e saccheggi. Una delle poche parti rimaste è il monumentale altare, uno dei più grandi del mondo greco, dove si svolgevano sacrifici su larga scala, inclusi quelli di 100 buoi durante i rituali di ecatombe. L’altare e il tempio sono stati utilizzati come cava nel Medioevo per la costruzione di altri edifici nella zona. Oggi, i resti del tempio, anche se limitati, testimoniano la grandiosità di questo straordinario monumento, che continua a stupire i visitatori nella Valle dei Templi.
Il Tempio dei Dioscuri: Castore e Polluce
Il Tempio dei Dioscuri.
Il Tempio dei Dioscuri, noto anche come Tempio di Castore e Polluce, è uno dei simboli più rappresentativi della Valle dei Templi di Agrigento. Costruito intorno alla metà del V secolo a.C., questo tempio era dedicato ai gemelli mitologici, figli di Zeus, celebrati in tutta la Grecia e Roma per le loro imprese eroiche, tra cui la partecipazione alla spedizione degli Argonauti. Tuttavia, il tempio, come molte altre strutture antiche, subì diverse distruzioni, prima ad opera dei Cartaginesi e successivamente a causa di terremoti. Quello che vediamo oggi è frutto di una ricostruzione parziale del XIX secolo: quattro colonne doriche che si ergono su tre gradoni, ricostruite utilizzando materiali ritrovati sul posto. La sua bellezza simbolica è completata da un rosone visibile su uno degli angoli, che aggiunge un tocco di eleganza all’edificio.
Il Tempio dei Dioscuri originariamente era composto da 34 colonne, disposte su sei per ogni lato corto e tredici per quelli lunghi. Nonostante la maggior parte del tempio sia andata perduta, la sua ricostruzione ottocentesca ha trasformato questo frammento di storia in un’icona della città di Agrigento, utilizzata spesso come simbolo stesso della Valle dei Templi. Situato vicino al Santuario delle Divinità Ctonie, il tempio rappresenta non solo un tributo alle divinità protettrici degli eroi, ma anche un luogo di grande importanza spirituale e storica per gli antichi abitanti di Akragas.
Il Tempio dei Dioscuri.
Il Tempio dei Dioscuri.
Il Giardino della Kolymbethra: Un’Oasi Verde
Il Giardino della Kolymbethra visto dall’alto, con le sue rigogliose piante mediterranee e la rete di antichi acquedotti.
Il Giardino della Kolymbethra è un autentico gioiello storico e paesaggistico che unisce natura e archeologia. Originariamente creato nel V secolo a.C. sotto il tiranno Terone, il giardino serviva come bacino d’acqua per la città greca di Akragas, alimentato da una rete di antichi acquedotti ipogei progettati dall’architetto Feace. Questi acquedotti, chiamati “Acquedotti Feaci“, sono ancora oggi visitabili, offrendo un’immersione unica nel passato.
La Kolymbethra copre cinque ettari e presenta una straordinaria varietà botanica, suddivisa in diverse zone tra cui agrumeti, oliveti e macchia mediterranea. Qui prosperano antiche varietà di piante mediterranee come aranci, limoni, ulivi secolari e molte altre specie rare, preservate dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) che ha restaurato e riaperto il giardino nel 1999 dopo decenni di abbandono. Tra le attività offerte, ci sono percorsi di trekking, visite agli antichi acquedotti e un’esperienza sensoriale tra i profumi e i suoni di questo splendido angolo di Sicilia.
Le Mura della Valle dei Templi
Uno scorcio panoramico attraverso le antiche Mura della Valle dei Templi.
Le Mura della Valle dei Templi ad Agrigento rappresentano una delle più antiche fortificazioni della città greca di Akragas, costruite a partire dalla fondazione della polis nel 580 a.C. Questa imponente cinta muraria si estendeva per circa 12 chilometri e delimitava un’area di 450 ettari, che includeva sia la città che i templi. Le mura furono costruite sfruttando il naturale dislivello del terreno calcarenitico e, in molti punti, seguivano una linea strategica per proteggere la città dagli attacchi esterni. La parte più visibile delle mura si trova oggi lungo il lato meridionale della Valle dei Templi, dove un tempo si trovavano le principali porte di accesso alla città.
Le antiche Mura della Valle dei Templi.
La costruzione delle mura fu un progetto monumentale che continuò per decenni e divenne ancora più imponente durante il governo del tiranno Terone (488-472 a.C.), che supervisionò l’espansione della città. Le mura non avevano solo una funzione difensiva: la loro vicinanza ai grandi templi dorici, come quello di Giunone e quello di Ercole, creava una sorta di “cinta sacra” che proteggeva i luoghi più sacri di Akragas. Durante il periodo ellenistico e romano, le mura furono rinforzate e ristrutturate, mantenendo la loro funzione di protezione della città fino al declino dell’Impero Romano.
Villa Aurea
La Villa Aurea, situata nel cuore della Valle dei Templi, è una dimora storica che ha giocato un ruolo fondamentale nella riscoperta e nella tutela di questo straordinario sito archeologico. La villa prende il nome dal suo proprietario più famoso, l’archeologo britannico Sir Alexander Hardcastle, che si trasferì in Sicilia nei primi decenni del XX secolo. Hardcastle acquistò la villa nel 1921 e la utilizzò come base per i suoi scavi e studi nella Valle. Fu grazie ai suoi sforzi che numerosi templi furono restaurati, e si deve a lui la ricostruzione di alcune delle colonne del Tempio di Ercole. Oggi, Villa Aurea è un esempio del connubio tra l’amore per l’archeologia e la bellezza della natura siciliana: i suoi giardini, ricchi di piante mediterranee, offrono un luogo di contemplazione e silenzio, a pochi passi dai grandiosi templi greci.
La villa è ora parte integrante del Parco Archeologico della Valle dei Templi, e i visitatori possono esplorarla come parte del loro tour del sito. Villa Aurea ospita mostre temporanee e permanenti che raccontano la vita di Hardcastle e il suo contributo all’archeologia siciliana, oltre a offrire una splendida vista panoramica sulla valle circostante. Per visitare la villa, è possibile acquistare i biglietti presso uno degli ingressi del parco, come Porta V o Giunone, o prenotare una visita guidata che include il tour della villa e dei giardini. L’accesso a Villa Aurea è spesso incluso nei pacchetti combinati che permettono di esplorare anche i templi e il Giardino della Kolymbethra, rendendo la visita un’esperienza completa e affascinante.
Necropoli e Altre Rovine
Oltre ai templi, la Valle dei Templi ospita una vasta necropoli, che include tombe risalenti al periodo romano e bizantino. Queste sepolture testimoniano la lunga storia di questo luogo e offrono un panorama mozzafiato sul mare che si estende all’orizzonte.
Altri templi minori includono il Tempio di Vulcano, il Tempio di Demetra, e la Tomba di Terone, un imponente monumento funerario probabilmente eretto in onore dei caduti durante la Seconda Guerra Punica.
Consigli Pratici per i Visitatori
Per godersi al meglio la visita alla Valle dei Templi, si consiglia di arrivare presto la mattina o nel tardo pomeriggio, quando le temperature sono più fresche. In estate, le visite notturne offrono uno spettacolo magico, con i templi illuminati che risaltano nel buio.
Portate con voi acqua, protezione solare e scarpe comode: il percorso principale si estende per circa 2,5 chilometri, quindi è importante essere preparati per una lunga passeggiata. Per chi preferisce una visita guidata, sono disponibili diversi tour organizzati, molti dei quali includono anche la visita al Museo Archeologico di Agrigento.