Forno Santa Rita: La Rinascita di un Borgo Siciliano
Forno Santa Rita: La Rinascita di un Borgo Siciliano
Alla scoperta di Borgo Santa Rita e del Forno Santa Rita, dove la tradizione siciliana rivive ogni giorno.
Alla scoperta di Borgo Santa Rita e del Forno Santa Rita, dove la tradizione siciliana rivive ogni giorno.
Testo e foto di Marco Crupi
Borgo Santa Rita, fondato nel 1895 nel territorio di Caltanissetta, è un piccolo insediamento rurale abitato oggi da meno di dieci persone. Il cuore della sua rinascita è il Forno Santa Rita, aperto nel 1999 da Maurizio Spinello, che ha trasformato il borgo in una meta per appassionati di prodotti artigianali siciliani. Il forno, celebre per il pane a lievitazione naturale e la pasta artigianale, attira visitatori da tutta Italia, contribuendo a rivitalizzare l’economia locale e a promuovere le tradizioni del territorio.
Storia e Origini del Borgo

Vista panoramica del Borgo Santa Rita e del paesaggio rurale circostante.
Borgo Santa Rita, situato nel comune di Caltanissetta, fu fondato nel 1895 dal barone Rosario La Lomia di Canicattì, che acquisì circa 900 ettari tra i feudi Pisciacane e Draffù. Inizialmente denominato Borgo Pisciacane, il nome fu cambiato nel 1930 in Santa Rita, in onore della baronessa Rita Bordonaro La Lomia. Negli anni ’30, il borgo contava circa 500 abitanti e disponeva di una chiesa dedicata a Santa Rita e di una scuola rurale, attiva fino agli anni ’70. Tuttavia, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il borgo ha subito un progressivo spopolamento, riducendo la popolazione a meno di dieci residenti. Nonostante ciò, negli ultimi anni, grazie a iniziative come il Forno Santa Rita, il borgo ha visto un modesto incremento del turismo legato allo slow tourism.
Architettura e Paesaggio
Borgo Santa Rita, situato su uno sperone roccioso alle pendici del Monte Pisciacane, è caratterizzato da un’architettura rurale tipica della Sicilia centrale. Le abitazioni, costruite in pietra locale, riflettono la semplicità e la funzionalità delle comunità agricole dell’epoca. Al centro del borgo si erge la chiesa dedicata a Santa Rita, con una facciata rosa visibile da lontano, che rappresenta un punto di riferimento sia spirituale che visivo per gli abitanti e i visitatori. Il paesaggio circostante è dominato da campi di grano, uliveti e mandorleti, che conferiscono al territorio un aspetto armonioso e testimoniano la vocazione agricola della zona. La posizione elevata del borgo offre viste panoramiche sulle colline nissene, creando un ambiente suggestivo e tranquillo, ideale per chi desidera immergersi nella natura e nella storia della Sicilia rurale.

La chiesa di Santa Rita, simbolo del borgo siciliano.
La chiesa di Santa Rita, costruita tra il 1938 e il 1942 per volontà del barone Ignazio La Lomia in onore della moglie Rita Bordonaro, domina il borgo dalla sommità di una scalinata. La sua facciata rosa, affiancata da un campanile aguzzo alto 25 metri, è visibile da lontano, fungendo da punto di riferimento per l’intera area circostante. L’interno, semplice e raccolto, riflette l’austerità tipica delle chiese rurali siciliane, offrendo un luogo di preghiera e meditazione per i pochi residenti e i visitatori. La chiesa è preceduta da una scalinata e presenta un prospetto a capanna affiancato a est dal campanile tramite un corpo più basso con coronamento merlato. Il portale ad arco ribassato è sormontato da un’edicola con coronamento triangolare su mensole, contenente la statua della titolare, affiancata da due nicchie ad arco ribassato. La chiesa è stata restaurata tra il 2005 e il 2007, con interventi che hanno riguardato il prospetto principale e l’adeguamento liturgico. Ogni anno, nel mese di maggio, la comunità celebra la festa di Santa Rita, durante la quale la chiesa diventa il fulcro delle attività religiose e sociali del borgo.
Il Forno Santa Rita: Nascita e Missione

Maurizio Spinello.
Nel 1999, Maurizio Spinello ha fondato il Forno Santa Rita nel borgo omonimo. Proveniente da una famiglia di contadini e allevatori, Maurizio ha appreso l’arte della panificazione dalla madre, che preparava il pane in casa per venderlo insieme a latte e uova. Determinato a non abbandonare il borgo quasi disabitato, ha deciso di investire nella tradizione, utilizzando grani antichi siciliani come Russello, Tumminia, Perciasacchi e Maiorca, coltivati localmente e moliti a pietra.
Il forno produce pane a lievitazione naturale, pasta trafilata al bronzo e biscotti tradizionali, rispettando metodi artigianali e promuovendo la sostenibilità.
L’obiettivo di Maurizio è valorizzare l’economia locale e preservare le tradizioni panificatorie siciliane, trasformando il Forno Santa Rita in un simbolo di rinascita per il borgo.
Per approfondire la storia del Forno Santa Rita, puoi visitare il sito ufficiale: fornosantarita.it.


Come raggiungere il Borgo Santa Rita
Borgo Santa Rita, situato tra i comuni di Sommatino e Delia, è raggiungibile principalmente in auto. Da Caltanissetta, San Cataldo, Palermo e Catania, si percorre la SS 640 in direzione Agrigento, superando le uscite per San Cataldo Scalo e Contrada Favarella. Dopo circa 2 km dall’uscita di Contrada Favarella, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Borgo Santa Rita. Il percorso prosegue su strade provinciali che attraversano le campagne siciliane, offrendo scorci panoramici sulle colline nissene.
È consigliabile verificare le condizioni stradali prima del viaggio, poiché alcune vie potrebbero essere dissestate.
Il Forno Santa Rita è facilmente individuabile, rappresentando una delle principali attrazioni locali. Si consiglia di contattare il forno in anticipo per confermare gli orari di apertura e organizzare eventuali visite guidate.
Posizione sulla Mappa
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Forno Santa Rita: La Rinascita di un Borgo Siciliano
Forno Santa Rita: La Rinascita di un Borgo Siciliano
Alla scoperta di Borgo Santa Rita e del Forno Santa Rita, dove la tradizione siciliana rivive ogni giorno.
Alla scoperta di Borgo Santa Rita e del Forno Santa Rita, dove la tradizione siciliana rivive ogni giorno.
Testo e foto di Marco Crupi
Borgo Santa Rita, fondato nel 1895 nel territorio di Caltanissetta, è un piccolo insediamento rurale abitato oggi da meno di dieci persone. Il cuore della sua rinascita è il Forno Santa Rita, aperto nel 1999 da Maurizio Spinello, che ha trasformato il borgo in una meta per appassionati di prodotti artigianali siciliani. Il forno, celebre per il pane a lievitazione naturale e la pasta artigianale, attira visitatori da tutta Italia, contribuendo a rivitalizzare l’economia locale e a promuovere le tradizioni del territorio.
Storia e Origini del Borgo

Vista panoramica del Borgo Santa Rita e del paesaggio rurale circostante.
Borgo Santa Rita, situato nel comune di Caltanissetta, fu fondato nel 1895 dal barone Rosario La Lomia di Canicattì, che acquisì circa 900 ettari tra i feudi Pisciacane e Draffù. Inizialmente denominato Borgo Pisciacane, il nome fu cambiato nel 1930 in Santa Rita, in onore della baronessa Rita Bordonaro La Lomia. Negli anni ’30, il borgo contava circa 500 abitanti e disponeva di una chiesa dedicata a Santa Rita e di una scuola rurale, attiva fino agli anni ’70. Tuttavia, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il borgo ha subito un progressivo spopolamento, riducendo la popolazione a meno di dieci residenti. Nonostante ciò, negli ultimi anni, grazie a iniziative come il Forno Santa Rita, il borgo ha visto un modesto incremento del turismo legato allo slow tourism.
Architettura e Paesaggio
Borgo Santa Rita, situato su uno sperone roccioso alle pendici del Monte Pisciacane, è caratterizzato da un’architettura rurale tipica della Sicilia centrale. Le abitazioni, costruite in pietra locale, riflettono la semplicità e la funzionalità delle comunità agricole dell’epoca. Al centro del borgo si erge la chiesa dedicata a Santa Rita, con una facciata rosa visibile da lontano, che rappresenta un punto di riferimento sia spirituale che visivo per gli abitanti e i visitatori. Il paesaggio circostante è dominato da campi di grano, uliveti e mandorleti, che conferiscono al territorio un aspetto armonioso e testimoniano la vocazione agricola della zona. La posizione elevata del borgo offre viste panoramiche sulle colline nissene, creando un ambiente suggestivo e tranquillo, ideale per chi desidera immergersi nella natura e nella storia della Sicilia rurale.

La chiesa di Santa Rita, simbolo del borgo siciliano.
La chiesa di Santa Rita, costruita tra il 1938 e il 1942 per volontà del barone Ignazio La Lomia in onore della moglie Rita Bordonaro, domina il borgo dalla sommità di una scalinata. La sua facciata rosa, affiancata da un campanile aguzzo alto 25 metri, è visibile da lontano, fungendo da punto di riferimento per l’intera area circostante. L’interno, semplice e raccolto, riflette l’austerità tipica delle chiese rurali siciliane, offrendo un luogo di preghiera e meditazione per i pochi residenti e i visitatori. La chiesa è preceduta da una scalinata e presenta un prospetto a capanna affiancato a est dal campanile tramite un corpo più basso con coronamento merlato. Il portale ad arco ribassato è sormontato da un’edicola con coronamento triangolare su mensole, contenente la statua della titolare, affiancata da due nicchie ad arco ribassato. La chiesa è stata restaurata tra il 2005 e il 2007, con interventi che hanno riguardato il prospetto principale e l’adeguamento liturgico. Ogni anno, nel mese di maggio, la comunità celebra la festa di Santa Rita, durante la quale la chiesa diventa il fulcro delle attività religiose e sociali del borgo.
Il Forno Santa Rita: Nascita e Missione

Maurizio Spinello.
Nel 1999, Maurizio Spinello ha fondato il Forno Santa Rita nel borgo omonimo. Proveniente da una famiglia di contadini e allevatori, Maurizio ha appreso l’arte della panificazione dalla madre, che preparava il pane in casa per venderlo insieme a latte e uova. Determinato a non abbandonare il borgo quasi disabitato, ha deciso di investire nella tradizione, utilizzando grani antichi siciliani come Russello, Tumminia, Perciasacchi e Maiorca, coltivati localmente e moliti a pietra.
Il forno produce pane a lievitazione naturale, pasta trafilata al bronzo e biscotti tradizionali, rispettando metodi artigianali e promuovendo la sostenibilità.
L’obiettivo di Maurizio è valorizzare l’economia locale e preservare le tradizioni panificatorie siciliane, trasformando il Forno Santa Rita in un simbolo di rinascita per il borgo.
Per approfondire la storia del Forno Santa Rita, puoi visitare il sito ufficiale: fornosantarita.it.


Come raggiungere il Borgo Santa Rita
Borgo Santa Rita, situato tra i comuni di Sommatino e Delia, è raggiungibile principalmente in auto. Da Caltanissetta, San Cataldo, Palermo e Catania, si percorre la SS 640 in direzione Agrigento, superando le uscite per San Cataldo Scalo e Contrada Favarella. Dopo circa 2 km dall’uscita di Contrada Favarella, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Borgo Santa Rita. Il percorso prosegue su strade provinciali che attraversano le campagne siciliane, offrendo scorci panoramici sulle colline nissene.
È consigliabile verificare le condizioni stradali prima del viaggio, poiché alcune vie potrebbero essere dissestate.
Il Forno Santa Rita è facilmente individuabile, rappresentando una delle principali attrazioni locali. Si consiglia di contattare il forno in anticipo per confermare gli orari di apertura e organizzare eventuali visite guidate.
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Testo e foto di Marco Crupi
Borgo Santa Rita, fondato nel 1895 nel territorio di Caltanissetta, è un piccolo insediamento rurale abitato oggi da meno di dieci persone. Il cuore della sua rinascita è il Forno Santa Rita, aperto nel 1999 da Maurizio Spinello, che ha trasformato il borgo in una meta per appassionati di prodotti artigianali siciliani. Il forno, celebre per il pane a lievitazione naturale e la pasta artigianale, attira visitatori da tutta Italia, contribuendo a rivitalizzare l’economia locale e a promuovere le tradizioni del territorio.
Storia e Origini del Borgo

Vista panoramica del Borgo Santa Rita e del paesaggio rurale circostante.
Borgo Santa Rita, situato nel comune di Caltanissetta, fu fondato nel 1895 dal barone Rosario La Lomia di Canicattì, che acquisì circa 900 ettari tra i feudi Pisciacane e Draffù. Inizialmente denominato Borgo Pisciacane, il nome fu cambiato nel 1930 in Santa Rita, in onore della baronessa Rita Bordonaro La Lomia. Negli anni ’30, il borgo contava circa 500 abitanti e disponeva di una chiesa dedicata a Santa Rita e di una scuola rurale, attiva fino agli anni ’70. Tuttavia, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il borgo ha subito un progressivo spopolamento, riducendo la popolazione a meno di dieci residenti. Nonostante ciò, negli ultimi anni, grazie a iniziative come il Forno Santa Rita, il borgo ha visto un modesto incremento del turismo legato allo slow tourism.
Architettura e Paesaggio
Borgo Santa Rita, situato su uno sperone roccioso alle pendici del Monte Pisciacane, è caratterizzato da un’architettura rurale tipica della Sicilia centrale. Le abitazioni, costruite in pietra locale, riflettono la semplicità e la funzionalità delle comunità agricole dell’epoca. Al centro del borgo si erge la chiesa dedicata a Santa Rita, con una facciata rosa visibile da lontano, che rappresenta un punto di riferimento sia spirituale che visivo per gli abitanti e i visitatori. Il paesaggio circostante è dominato da campi di grano, uliveti e mandorleti, che conferiscono al territorio un aspetto armonioso e testimoniano la vocazione agricola della zona. La posizione elevata del borgo offre viste panoramiche sulle colline nissene, creando un ambiente suggestivo e tranquillo, ideale per chi desidera immergersi nella natura e nella storia della Sicilia rurale.

La chiesa di Santa Rita, simbolo del borgo siciliano.
La chiesa di Santa Rita, costruita tra il 1938 e il 1942 per volontà del barone Ignazio La Lomia in onore della moglie Rita Bordonaro, domina il borgo dalla sommità di una scalinata. La sua facciata rosa, affiancata da un campanile aguzzo alto 25 metri, è visibile da lontano, fungendo da punto di riferimento per l’intera area circostante. L’interno, semplice e raccolto, riflette l’austerità tipica delle chiese rurali siciliane, offrendo un luogo di preghiera e meditazione per i pochi residenti e i visitatori. La chiesa è preceduta da una scalinata e presenta un prospetto a capanna affiancato a est dal campanile tramite un corpo più basso con coronamento merlato. Il portale ad arco ribassato è sormontato da un’edicola con coronamento triangolare su mensole, contenente la statua della titolare, affiancata da due nicchie ad arco ribassato. La chiesa è stata restaurata tra il 2005 e il 2007, con interventi che hanno riguardato il prospetto principale e l’adeguamento liturgico. Ogni anno, nel mese di maggio, la comunità celebra la festa di Santa Rita, durante la quale la chiesa diventa il fulcro delle attività religiose e sociali del borgo.
Il Forno Santa Rita: Nascita e Missione

Maurizio Spinello.
Nel 1999, Maurizio Spinello ha fondato il Forno Santa Rita nel borgo omonimo. Proveniente da una famiglia di contadini e allevatori, Maurizio ha appreso l’arte della panificazione dalla madre, che preparava il pane in casa per venderlo insieme a latte e uova. Determinato a non abbandonare il borgo quasi disabitato, ha deciso di investire nella tradizione, utilizzando grani antichi siciliani come Russello, Tumminia, Perciasacchi e Maiorca, coltivati localmente e moliti a pietra.
Il forno produce pane a lievitazione naturale, pasta trafilata al bronzo e biscotti tradizionali, rispettando metodi artigianali e promuovendo la sostenibilità.
L’obiettivo di Maurizio è valorizzare l’economia locale e preservare le tradizioni panificatorie siciliane, trasformando il Forno Santa Rita in un simbolo di rinascita per il borgo.
Per approfondire la storia del Forno Santa Rita, puoi visitare il sito ufficiale: fornosantarita.it.


Come raggiungere il Borgo Santa Rita
Borgo Santa Rita, situato tra i comuni di Sommatino e Delia, è raggiungibile principalmente in auto. Da Caltanissetta, San Cataldo, Palermo e Catania, si percorre la SS 640 in direzione Agrigento, superando le uscite per San Cataldo Scalo e Contrada Favarella. Dopo circa 2 km dall’uscita di Contrada Favarella, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Borgo Santa Rita. Il percorso prosegue su strade provinciali che attraversano le campagne siciliane, offrendo scorci panoramici sulle colline nissene.
È consigliabile verificare le condizioni stradali prima del viaggio, poiché alcune vie potrebbero essere dissestate.
Il Forno Santa Rita è facilmente individuabile, rappresentando una delle principali attrazioni locali. Si consiglia di contattare il forno in anticipo per confermare gli orari di apertura e organizzare eventuali visite guidate.